domenica 28 febbraio 2016

Sulle unioni civili Renzi fa propaganda contro i Cinque stelle

Sulle unioni civili Renzi è passato dal voto con libertà di coscienza al voto di fiducia. Un'inversione di rotta che testimonia l'importanza del tema non solo sul piano etico ma anche dal punto di vista politico. Quando era chiaro che il Movimento Cinque Stelle rischiava di acquisire una centralità parlamentare sgradita al PD si è dapprima tentato di forzare la situazione con il cosiddetto supercanguro, ben sapendo che i pentastellati non si sarebbero, per principio, mai prestati ad appoggiare una procedura che elimina la discussione in aula. Successivamente per rinserrare le fila della maggioranza si è stralciato il controverso articolo sull'adozione del figlio del partner della coppia omosessuale e eliminato il riferimento all'obbligo di fedeltà che avrebbe reso le unioni civili praticamente identiche al matrimonio. Uno stratagemma usato da Renzi per rivendicare l'esclusiva paternità della legge e scaricare le colpe dello stralcio sui cinquestelle, visti oramai come il principale avversario in vista delle prossime elezioni politiche.

martedì 9 febbraio 2016

Su unioni civili e stepchild adoption la politica guarda al Paese diviso

Al di là della sbandierata libertà di coscienza le forze politiche ragionano in termini di consenso anche sul tema delle unioni civili, considerato divisivo all'interno dell'opinione pubblica. Renzi tira dritto e vuole portare avanti in aula senza modifiche dell'ultim'ora il disegno di legge per rivendicare un atteggiamento del PD da “vera sinistra” dinanzi al suo elettorato più progressista. Per ragioni opposte le destre osteggiano il provvedimento sia pur con diversi accenti. Particolarmente delicata la posizione del Nuovo centro destra che vorrebbe almeno lo stralcio della c.d. stepchild adoption per evitare di dare l'ennesima impressione di impotenza e vedersi screditato nell'ambizione di presentarsi al suo bacino di elettori cattolici come difensore della “famiglia tradizionale”. E proprio sull'adozione del figliastro anche il Movimento Cinque Stelle ha registrato diversi cambi di rotta: dopo essersi impegnati a votare il ddl Cirinnà solo qualora fosse rimasta anche la stepchild adoption,i pentastellati svoltavano verso la libertà di coscienza sull'intero disegno di legge, ma dopo le proteste della base,Grillo faceva parziale marcia indietro mantenendo la libertà di coscienza solo sulla stepchild adoption e riproponendo invece l'originario impegno a votare a favore sul resto del testo. Come ha fatto notare il professor D'Alimonte sul Sole24 ore, Grillo e Casaleggio ,oltre che per mettere in difficoltà Renzi con Alfano, hanno tenuto conto dei sondaggi che da mesi segnalavano la contrarietà della maggioranza dei potenziali elettori del cinquestelle alla stepchild adoption. Il timore di perdere l'elettorato moderato e la connotazione trasversale del movimento hanno prevalso nel determinare la tattica politica di Grillo rispetto agli umori progressisti dei militanti.

leggere anche
R. D'Alimonte, M5S, la mossa di Grillo per non perdere gli elettori moderati, Il sole 24ore del 09-02-2016 pag 9
sondaggio ipsos "Maggioranza favorevole alle unioni civili. Ma 7 su dieci sono contrari alle adozioni", consultabile su http://www.sondaggipoliticoelettorali.it/