venerdì 6 febbraio 2015

Mitologia del Patto del Nazareno

Secondo Forza Italia il metodo che ha portato all’elezione del presidente della Repubblica ha segnato la fine del Patto del Nazareno.
Mai nome fu più adeguato: sorto per garantire una miracolosa pacificazione tra opposti schieramenti il Nazareno è ora crocifisso in omaggio al realismo politico delle mutevoli alleanze orchestrate da Matteo Renzi.
Del patto del Nazareno si favoleggiavano meraviglie: grazie a lui ci sarebbero state una Costituzione e una legge elettorale nuove di zecca, si sarebbe dovuto eleggere un capo dello Stato condiviso da tutti, avrebbe avuto inizio una nuova età dell’oro in cui benessere e felicità sarebbero state dispensate a coloro che si accostavano alla Buona Novella del Renzusconesimo.
In realtà dei contenuti di questo fantomatico Patto si è sempre saputo ben poco e per capirci qualcosa ci si doveva affidare agli oracoli cangianti di Berlusconi, Renzi e dei loro più stretti collaboratori. Siamo lontani anni luce da un accordo trasparente sul modello di quanto accade in Germania, dove il programma della Grande coalizione è scritto e firmato dai leader delle forze politiche ed è disponibile in documento pubblicato anche su Internet e consultabile da chiunque, a garanzia del diritto dei cittadini di conoscere che cosa i loro rappresentanti si impegnano effettivamente a fare .
Il patto del Nazareno non era stato progettato per tutelare le aspirazioni del popolo a un cambiamento di rotta, ma per preservare il potere della classe politica che ne variava il contenuto a seconda delle convenienze del momento. Ora il Nazareno è morto, ma risorgerà, dopo tre giorni o comunque quando farà comodo ai politici.

lunedì 2 febbraio 2015

Mattarella al Quirinale nel segno di Renzi.

L'elezione di Sergio Mattarella alla presidenza della repubblica è un'indubbia vittoria politica di Renzi che ha tenuto unito il suo partito, evitando che venisse replicata la figuraccia del 2013 quando la candidatura di Prodi venne impallinata dai 101 franchi tiratori.
Renzi ha imposto la sua scelta alle forze politiche alleate, facendo emergere malumori sia nell'Ncd che che alla fine però ha comunque votato per Mattarella, sia in Forza Italia dove invece la disciplina di partito che aveva fatto optare per la scheda bianca è stata incrinata da decine di voti a favore del nuovo presidente eletto.
Resta il dubbio se Renzi volendo stravincere non abbia danneggiato i suoi piani per il lungo periodo. Il premier ha bisogno del Nuovo centro destra per il governo , e di Forza Italia per portare avanti il progetto di riforme istituzionale, tanto più che la minoranza del Pd appare ringalluzzita dall'importante ruolo giocato nella partita del Quirinale. Ma ora si trova invece Forza italia sempre più spaccata e debole , e un Ncd con Alfano oggetto di molte critiche al suo interno.