sabato 28 settembre 2013

Dimissioni dei ministri Pdl dal governo Letta. Fine della innaturale alleanza?

Le dimissioni in massa dei ministri del PdL su direttiva del capo Silvio Berlusconi, segna ufficialmente l'apertura della crisi per il governo Letta. Il rinvio del provvedimento che doveva stoppare l'aumento dell'Iva previsto per il 1 Ottobre è la motivazione con cui si è giustificata la rottura. Ma va rilevata anche la coincidenza poco casuale dell'imminente voto della Giunta per le immunità del Senato proprio sulla decadenza di Berlusconi.
Attendiamoci il teatrino dello scaricabarile sulle responsabilità della fine di un'alleanza apparsa sin dall'inizio precaria perchè composta da forze politiche che sino ad allora si erano cntrastste in modo aspro. Sta di fatto che l'aumento dell'Iva appare ormai difficile da evitare e ciò influirà in modo negativo sui consumi, sopratutto dei redditi più bassi. Come al solito sull'altare del fallimento dei politici vengono sacrificati i più deboli.

mercoledì 4 settembre 2013

Il governo stabilizza i precari. Uno schiaffo al merito e alla Costituzione

La massiccia diffusione del precariato nella pubblica amministrazione è stata negli anni una scorciatoia per aggirare il dettato costituzionale che prescrive ( art. 97) che sia il concorso lo strumento con cui determinare l'accesso al pubblico impiego. Il governo introducendo una riserva al 50% nei futuri concorsi per la stabilizzazione dei precari ha legittimato questa pratica scorretta di selezione generatrice di clientelismo. Una riserva così ampia falsa la competizione tra i candidati: da una parte i precari che godranno di una corsia preferenziale per il posto fisso; dall'altra i comuni mortali che non avendo santi in paradiso avranno molte minori opportunità di venire assunti. Uno schiaffo alla meritocrazia! Se la pubblica amministrazione non brilla per efficienza è anche per l'abuso di queste pratiche e il provvedimento del governo induce a pensare che le cose di certo non miglioreranno.